Ecografia ginecologica 3D

L’ecografia tridimensionale nasce come metodica dedicata all’ostetricia che ha come fine il visualizzare non sezioni del feto ma il suo volume consentendo una visione panoramica sia della superficie che dell’interno del corpo superando i limiti fisici dell’ecografia tradizionale o bidimensionale. Le apparacchiature tridimensionali permettono una vera e propria NAVIGAZIONE VIRTUALE andando ad ottenere sezioni secondo la prospettiva migliore possibile, nel modo migliore possibile, secondo l’angolazione piu’ adatta allo scopo diagnostico del momento permettendo anche di evidenziare o eliminare alcune componenti dell’immagine a seconda della necessita’ diagnostica.

Queste possibilita’sono state recentemente utilizzate per la valutazione della paziente ginecologica e da pochissimo riversate anche negli atri campi della diagnostica ecografica (addome, mammella, tiroide, tessuti muscolari, linfonodi).
Manipolando le immagini che otteniamo possiamo valutare con grande rapidita’ in ogni paziente la forma e le caratteristiche della cavita’ uterina per escludere difetti che possano ostacolare l’insorgenza o il buon decorso della gravidanza, e diagnosticare con grande precisione l’esistenza di patologie della cavita’ uterina come i polipi endometriali o i fibromi sottomucosi che possono causare problemi di tipo emorragico nelle pazienti di ogni eta’, particolarmente nel periodo tra i 40 anni e la menopausa.
L’esame puo’ venire potenziato con l’ utilizzo di sostanze di contrasto che vengono utilizzate per rendere reali, e quindi visibili, cavita’ che normalmente sono virtuali (cavita’ uterina e lume tubarico).
Il mezzo di contrasto che viene introdotto in genere con scarso fastidio per la paziente puo’ essere semplice soluzione salina fisiologica, o gel di policarbonato o un mezzo di contrasto specifico per ecografia.

La visualizzazione tridimensionale viene anche utilizzata per valutare il contenuto e la superficie interna di cisti ovariche nella diagnosi differenziale tra situazioni benigne e maligne.
Altra innovazione introdotta e’ lo studio dei vasi sanguigni di formazioni tumorali ottenute con il color doppler tridimensionale che permette di meglio precisare l’ albero vascolare del tumore profondamente diverso a seconda della natura benigna o maligna della formazione studiata.
Questo tipo di valutazione costituisce una metodica diagnostica innovativa, privilegio di pochi centri, che vogliamo offrire a tutte le Pazienti durante la consultazione ginecologica con importanti valenze nella diagnostica che risulta oltre che molto piu’ precisa anche assai abbreviata e semplificata con risparmio di accertamenti ulteriori anche di tipo invasivo.
Per ottenere questo prestigioso risultato utilizziamo in diagnostica un’apparecchiatura che appartiene alla ultima generazione degli ecografi tridimensionali, il General Electric VOLUSON E10.