Vulvodinia – Vestibulite vulvare
Il termine vulvodinia indica ogni sensazione dolorosa che riguarda la regione vulvare.
Questa sensazione può essere descritta come bruciore, dolore, sensazione di gonfiore o di abrasione.
La sensazione può essere continua o intermittente, localizzata in un punto specifico o diffusa ed è più frequente nel periodo che precede il ciclo e spesso migliora durante le mestruazioni.
Una forma particolare e’ la sindrome vulvo-vestibolare o vestibulite vulvare caratterizzata da un’infiammazione cronica del vestibolo vulvare e della prima parte della vagina che determina dolore particolarmente durante i rapporti sessuali ma anche senza stimoli apparenti.
La mucosa di questa zona è molto delicata e spesso si producono microlesioni alle quali consegue infiammazione, spasmo muscolare continuo (ipertono) e sofferenza delle terminazioni nervose (neuropatia).
La vestibulite vulvare colpisce in genere donne molto giovani (18-35 anni) ma si ritrova anche nelle adolescenti e nelle donne mature.
L’esatta causa non è conosciuta e si ipotizzano infezioni ricorrenti da candida e da mycoplasmi, reazioni allergiche, alterazioni genetiche che renderebbero le mucose particolarmente vulnerabili ad ogni tipo di stress e neuropatie periferiche del nervo pudendo
La diagnosi è resa difficoltosa dal fatto che molti ginecologi non hanno una buona conoscenza della sindrome che viene spesso confusa con una vaginite ricorrente e quindi curata in maniera non idonea.
Le terapie proposte sono molte e danno risultati variabili sia come efficacia sia come persistenza dei risultati reggiunti. Non esiste un trattamento universale per tutte le donne e occorre spesso ricorrere a trattamenti combinati e personalizzati
Le terapie si basano su medicamenti specifici (aliamidi) su farmaci attivi sui mastociti (le cellule implicate in questi fenomeni infiammatori) su farmaci attivi sul dolore cronico e sul tono muscolare e su metodiche attive sulla muscolatura pelvica (elettrostimolazione funzionale, kinesiterapia, tecniche di rilassamento.
Utili i consigli igienico-comportamentali
- indossare biancheria intima in cotone bianco molto ben risciacquata per eliminare tracce di detersivi
- lavarsi solo con acqua tiepida e non usare sapone (evitare lunghi contatti con bagni schiuma o shampoo)
- in caso di bruciore fare abluzione di 10 minuti con acqua e bicarbonato
- evitare indumenti costrittivi (body – collant – pantaloni troppo stretti)
- evitare prolungati sfregamenti (bicicletta – spinning)
- usare solo assorbenti (interni o esterni) e salvaslip in cotone
- non trattenere a lungo le urine e mantenere l’intestino regolare
- seguire una dieta povera di ossalati (sali che vengono eliminati con le urine che possono peggiorare i sintomi) riducendo i seguenti alimenti: birra – the – cioccolato – pepe – salsa di soia – fichi secchi – lamponi – mirtilli – kiwi – mandarini – fragole – prodotti lievitati tipo pizza – pop corn – legumi – frutta secca – marmellate – verdure come melanzane, cavoli, spinaci, fagiolini, asparagi, prezzemolo, rape, pomodoro specie se in forma di salsa o concentrato.